A Very Potter Musical

A Very Potter Musical è una produzione amatoriale, assolutamente consigliata per i fan della serie Harry Potter e per chiunque abbia ameno un pizzico di senso dell’umorismo.

Tutto è iniziato una notte sui moli vicino a Notre Dame… Ah no. Ho sbagliato storia.
Tutto è iniziato una notte buia e tempestosa: una giovane potterhead stava percorrendo da sola le difficili ed insidiose strade dell’internet; quand’ecco, ad un certo punto, una rivelazione le si parò di fronte. Un’epifania alquanto sorprendente e di indicibile magnificenza: una compagnia teatrale, qualche anno prima, aveva creato, inscenato e pubblicato su You Tube un musical; un musical parodia di Harry Potter.
Incredula e forse un po’ spaventata, la giovane potterhead decise di aprire il video: non poté credere ai suoi occhi. L’attore Darren Criss le si parò di fronte, seduto in centro ad un palcoscenico incominciò a cantare.

Underneath this stairs
I hear the sneers and feel the glares
of my cousin, my uncle and my aunt.

A Very Potter Musical

Quale gioia. Non tutte le paure si lasciò alle spalle, la giovane potterhead; eppure qualcosa le suggerì che quella sarebbe stata un’esperienza indimenticabile. Due minuti più tardi:

Did somebody say Ron Weasley?

Era la fine. Se anche i versi “I gotta get back to Hogwarts / I gatta get back to school / I gotta get myself to Hogwarts / Where everybody knows I’m cool” non l’avessero già ampiamente convinta della grandezza di quella nuova esperienza, l’entrata in scena di un alto, strambo ragazzo con indosso una vistosa parrucca color rosso ramato non le avrebbe permesso di tornare indietro. Mai più.

Fine

Ok, ora parliamo di cose serie.

O meglio, parliamo delle stesse cose, ma in maniera un pochino più seria; anche se non tanto.

Nel caso non si fosse capito – e probabilmente la risposta è no – sto “recensendo” (molto tra virgolette) la produzione Starkid A Very Potter Musical!

La trama

Privet Drive, 4; 1 settembre anno non definito.

Harry Potter (interpretato da Darren Criss) ritrova gli amici Ron (Joey Richter) e Hermione (Bonnie Gruesen) per, appunto, tornare a Hogwarts. Non sto a spiegare cosa sia Hogwarts… Sarebbe come spiegare cos’è la cioccolata calda…

Insomma, si è già capito che questo magnifico fanmade non segue una storyline assimilabile a quella dei romanzi di J.K. Rowling… Se poi aggiungiamo che appena giunti a scuola, dopo un sorprendente benvenuto di Silente (Dylan Saunders) alcuni degli studenti vengono sorteggiati per partecipare al Torneo Tre Maghi e che, contemporaneamente, il professore di Difesa contro le Arti Oscure è Raptor…

Raptor: One champion from each of the four houses would complete a series of dangerous tasks. Challenges! The winner would not only win the cup; he would also win the eternal glory.

Hermione: Kind of like a House Cup… No, like a Triwizard Tournament?

Raptor: Yes, sort of like the Triwizard Tournament… except, no, not like that at all. There are four houses: how can this be the Triwizard Tournament with four teams?!

Ora, non voglio aggiungere troppi spoiler ma… Insomma, avete presente l’evento clou de Harry Potter e il calice di fuoco? Ecco. E loro sono solo al secondo anno.

Le mie opinioni

Dal momento che – è ormai chiaro a tutti – stimo e apprezzo particolarmente questo lavoro ( *^* ), dividerò i miei giudizi in più parti:

1. Informazioni

Durata: circa 165 minuti.
Divisione in più parti: sì
Numero di video: 23; 14 per il primo atto, 9 per il secondo.
Disponibile su: You Tube

Sono disponibili anche versioni “full” caricate da utenti terzi, ma io consiglio di guardare i video singoli caricati dal canale Team Starkid: in primo luogo non rischiate di perdere il segno se non riuscite a vederlo tutto in una volta sola; secondly, aumenterete il numero di visualizzazioni dei loro video… e dal momento che sono disponibili gratuitamente (anche le tracce del CD sono scaricabili in modo gratuito sul loro sito) mi sembra un modo, benché minimo, per ricompensarli del loro lavoro.

Interpreti principali:

 2. Considerazioni sulla trama

L’ho trovata, sinceramente, molto originale; da che ho trovato in internet, dovrebbe essere opera di Nick Lang e Brian Holden. Non si tratta di un’opera scontata, n’è di un riproporre la classica storia di Harry Potter o di prendere in giro una saga che ha appassionato e continua ad appassionare milioni di persone in tutto il mondo.
L’intero spettacolo è permeato di una brillante alternanza tra momenti comici (molti) e momenti un po’ più “tristi” (pochi ma toccanti).

3. Le canzoni

Musica e parole, sempre a che mi risulti, sono opera di Darren Criss e di A.J. Holmes: il talento di Darren Criss, ancora sconosciuto alle grandi masse all’epoca di questo spettacolo (ha esordito nella famosa serie TV Glee solo alla fine del 2010), è stato messo a buon frutto; i testi risultano simpatici ed adatti e le musiche sono coinvolgenti ed orecchiabili… tipo che non ve le toglierete più dalla testa, a cominciare dalla già citata ‘Going Back To Hogwarts (che – tra l’altro – al momento della pubblicazione di questo articolo è anche la mia suoneria del telefono).
Sull’altro autore, purtroppo, non so cosa dire…

4. La recitazione

Il cast era formato dagli studenti dell’Università del Michigan; studenti di teatro, per carità. Davvero bravi, ottima capacità comica e di coinvolgimento, come poi confermano i lavori successivi cui ha preso parte, tutto o in parte, lo stesso cast.

5. Note

• I video sono stati girati in presa diretta durante una messa in scena avvenuta, credo, nel 2009: questo significa che l’audio fa un po’… bleah.
• Corrono in generoso aiuto i sottotitoli, quelli veri… non di quelli generati automaticamente da You Tube e che non funzionanon un bel nulla. L’unico problema è che lo spettacolo è in americano ma i sottotitoli sono stati caricati anche in italiano! Yeah!

I miei giudizi

Da guardare: certamente sì

Trama: 8/10
Scenografie: 7/10
Musiche e canzoni: 9/10

Voto complessivo: 8,5/10