Special Olympics Biella 2017

Dal 3 all’8 luglio 2017, Biella ha ospitato la terza e ultima tappa dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics 2017, occasione di crescita e solidarietà.

Dal 3 all’8 luglio 2017, Biella ha ospitato la terza e ultima tappa dei Giochi Nazionali Estivi Special Olympics 2017, occasione di crescita e solidarietà.

C’è sempre grande attesa per le Special Olympics: Biella aveva già avuto l’onore di ospitarle nel 2012 e ricordo che anche allora l’intera città era in fermento. Con almeno un mese di anticipo, le strade vengono addobbate con i banner rossi dell’evento, le scuole si preparano con infiniti progetti e sui giornali non si parla d’altro.
Arriva poi il giorno in cui ogni persona che si vede passare per la strada veste di arancione. Certo, non tutti tutti… Ma il numero dei volontari è tanto alto, da fare apparire Viale Macallè come un’indistinta chiazza arancione brulicante.

Se nel 2012 ho avuto queste percezioni, quest’anno ho lasciato che fossero gli altri a farsi un’idea dei Giochi dall’esterno: io indossavo la maglia.

Le Special Olympics in breve

Sul sito ufficiale si legge: “Special Olympics è un programma internazionale di allenamento sportivo e competizioni atletiche per le persone, ragazzi ed adulti, con disabilità intellettiva”.

Special Olympics nasce nel 1968. Per volontà della fondatrice Eunice Kennedy Shriver (1921-2009), la società sportiva si configura come un programma educativo di inclusione, proponendo allenamenti e competizioni ad atleti con – appunto – disabilità intellettiva.
Insieme ai giochi paralimpici, dedicati ad atleti con disabilità fisica, Special Olympics gode del completo riconoscimento del Comitato Olimpico Internazionale. A differenza, però, delle Paralimpiadi, in cui si svolgono “gare competitive riservate ai migliori” – specifica il sito – per quanto riguarda le Special “le manifestazioni sportive sono aperte a tutti e premiano tutti”.

Oggi, 180 paesi al mondo adottano il programma Special Olympics.

Biella 2017

Durante i Giochi Nazionali Estivi 2017 di Biella, gli atleti si sono cimentati in 8 differenti categorie: nuoto, bocce, pallavolo unificata, flag rugby, bowling, equitazione, nuoto in acque aperte e vela sperimentale. 

Cosa centro io?
Io ho fatto da speaker. Il mi compito era quello di annunciare le premiazioni del nuoto (presso la Piscina Rivetti).

Veronica Rosazza Prin e Simone Romito ai Giochi Nazionali Estivi Special Olympics 2017 a Biella.
Insieme a Simone Romito, fuori dalla Piscina Rivetti (Biella) – 4 luglio 2017

La cosa importante da dire è: wow. Sono stati 5 giorni davvero intensi: come ho scritto prima, ogni atleta viene premiato, in un’ottica di inclusione e riconoscimento dell’impegno individuale. Questo però significa che i momenti di pausa sono stati praticamente inesistenti e, alla lunga, credo avrei perso la voce.

Insieme a me, ci sono stati il collega e amico Simone Romito, il preziosissimo signor Mario B. di Panathlon Biella e i vari responsabili di Special Olympics Italia, che ci hanno dapprima dato preziose dritte e, poi, concesso apprezzatissimi complimenti per il lavoro svolto.

In conclusione: è stata un’esperienza di profondo accrescimento, per me. Sia a livello (tra virgolette) “professionale” sia umano.
Il primo, poiché non avevo esperienza nel campo dello speakeraggio e credo che l’aver affrontato questa sfida comunicativa sia stata una grande opportunità. Il secondo per le emozioni che quei cinque giorni mi hanno regalato: ho visto la forza e la determinazione di persone troppo spesso discriminate o messe da parte; ho visto la gioia di vivere di chi viene chiamato “diverso”; mi sono sentita invidiosa dei risultati che tutti quei fantastici atleti hanno ottenuto e che io non vedo neanche con il binocolo.

Se l’organizzazione dei giochi Special Olympics mi vorrà ancora, sarei onorata di ripetere una simile esperienza, sia essa di nuovo a Biella, a Roma, Napoli, Milano o Morterone.