Intervista per la BBQ!

Sveglia la mattina. Messaggio: hanno sbagliato a scrivere il tuo nome sul giornale.

Come non mi sforzo di nascondere e, anzi, mi impegno a far sapere, io gioco nella squadra di quidditch di Biella, la BBQ (Biella Bears Quidditch).

La BBQ ed il suo disperato bisogno di giocatori

Come tutti (o, almeno, tutti quelli che seguono il quidditch biellese) sanno, la BBQ è “alla perenne ricerca di nuovi giocatori“; così c’è scritto sul sito.
Ora, durante folli tentativi di reclutamento giocatori porta a porta, sono incappata in un giornalista che lavora presso La Nuova Provincia di Biella che mi ha proposto un’intervista sull’argomento “quidditch babbano”. Ovviamente, ho accettato.

Così, mentre me ne stavo a passeggio per le banchine della stazione di Santhià, ho spiegato meglio che potevo il quidditch e le nostre attività ad una ragazza. Per telefono.
Nel giro di dieci ore circa, me ne ero già totalmente scordata e stamane mia zia mi scrive dicendo che hanno sbagliato a scrivere il mio nome. Dove? Ma sull’articolo, è ovvio!
Così, compro il giornale e l’idea di essere stata trasformata in Veronica Rosazza Gal viene totalmente oscurata dall’immensa fotografia che gli sta affianco.

Che vergogna! Che imbarazzo!! Il mio faccione così in bella vista!

Mi fermo, ci penso, e mi convinco che ci sia di peggio: un po’ perché avrebbero potuto scegliere foto più brutte, e un po’ perché l’importante è che la nostra squadra venga conosciuta il più possibile! L’importante è non scoraggiarsi, giusto? Tutti, prima o poi, tiferanno BBQ, andando in giro per strada con sciarpe bianco-azzurre e spillette da tifosi.

Poi ci penso su ancora un po’ e mi chiedo come sia possibile che nessuno si ricordi il mio nome. Eccetto i professori (il che è del tutto inspiegabile), la quasi totalità delle persone che conosco non si ricorda come mi chiamo: un mio collega, durante il Tg, presenta i miei servizi come “il servizio di Veronica Ramella”, sul giornale divento “Veronica Rosazza Gal” e, in ogni caso, sono tutti convinti che “Rosazza” si legga (non si capisce bene il motivo) “Rossazza”.

Rosazza ha una S sola

Quindi, per la cronaca e per i posteri: il mio nome è (e, credo, resterà sempre) Veronica Rosazza Prin.
Si pronuncia Verónica Rɔzaʒʒa Prin.